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Verbale della riunione RSU del 20 settembre 2017

Sono presenti: Azzalin, Consumi, Gilbert, Lippi, Malavasi, Nese, Piccini, Rosella, Zorzit
Assenti giustificati: Ardy, Giacometti
Assenti non giustificati: Castellanelli, Gabbiani, Giannini, Iliceto, Iorio, Mori, Tosti Guerra.

Viene approvato il verbale della seduta precedente

Si condividono considerazioni sui molti problemi collegati alla corresponsione dell'una tantum al personale EP, riguardanti anche la definizione della platea (colleghi che vanno in pensione e tuttavia risulterebbero teoricamente inclusi nel progetto e che ne avrebbero pienamente diritto).

La RSU condivide di affrontare durante il question time i numerosi punti in sospeso, discutendone nel merito: questione degli appalti, erogazione dei benefit, situazione delle PEO, le stabilizzazioni ai sensi della riforma Madia, l’installazione delle telecamere di sorveglianza.

Altri elementi critici sono l’indennità di incarico e le funzioni specialistiche che, come l’amministrazione ha ammesso, hanno creato disequilibri, storture e anche malfunzionamenti, a volte svuotando posti in cui il personale era invece necessario. L'opinione della DG è che l'incarico possa essere attribuito indipendentemente dalle competenze di una persona e che basta far riferimento alle abilità «manageriali»; la RSU ritiene invece che particolarmente in certi ambiti professionali le competenze specifiche siano indispensabili. 

La RSU condivide anche l'impressione che si proceda con una visione «pezzo per pezzo» che, alla fine, non giova al buon andamento dell'Ateneo e d'altronde non consente alla RSU di portare un contributo utile. Man mano che viene messo in pratica, il progetto di riorganizzazione risulta sempre più frammentario e sfilacciato, il malumore è palpabile in tutto l'Ateneo e i colleghi sono sempre meno motivati. Discutendo del rinnovo del CCNL dopo quasi otto anni, la RSU ritiene necessari molti interventi nel merito, tra i quali una maggiore chiarezza nelle declaratorie delle singole categorie e nell’attribuzione degli incarichi, al fine di evitare che si creino diseguaglianze tra i lavoratori ma anche che non siano assegnati incarichi molto pesanti e retribuiti quasi in maniera simbolica, magari solo con l’aspettativa di un passaggio di gradone economico.

15 Novembre 2017

 

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