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Trattativa del 6-8-14 febbraio 2019

Nel mese di febbraio si sono svolti tre importanti incontri di trattativa, il 6, 8 e il 14, nel corso dei quali si è dato avvio alla discussione relativa alla consistenza, costituzione e utilizzo del Fondo del trattamento accessorio per le categorie B, C e D e il Fondo per la categoria EP (artt. 63, 64, 65, 66 CCNL).

Nella seduta del 6 febbraio è stato presentato dalla parte pubblica il prospetto della costituzione del Fondo e la sua consistenza, sia per quanto riguarda la parte fissa (IMA, PEO...) che quella variabile (indennità, performance...).

Preso atto che anche quest’anno il fondo è più esiguo rispetto all’anno precedente (ca. 463 mila euro di risorse variabili più 20-30 mila residui da 2018 ancora da accertare), la RSU ha chiesto una preliminare, ma necessaria, valutazione oggettiva sulla effettiva utilità degli incarichi di responsabilità e delle funzioni specialistiche (più di 120 mila euro come voce storica in passato per le indennità di posizione), sentendo anche le strutture decentrate. Pur nella consapevolezza che alcune funzioni siano importanti per l’Amministrazione, per la RSU rimane fondamentale che si tenga conto che la ripartizione delle risorse variabili del Fondo deve interessare il maggior numero del personale, essendo il fondo stesso “finanziato” da tutto il personale. 

Inoltre la RSU ha ribadito l’assurdità della normativa (Leggi ex Brunetta ed ex Madia), nonché del CCNL, che pur non riconoscendo fra le materie di contrattazione l’organizzazione del lavoro (uffici, processi, strutture, etc.), rimanda al tavolo di trattativa i criteri per pagare tutte le indennità di posizione necessarie per la realizzazione del processo organizzativo stesso, stabilendo che le risorse devono essere prese dal Fondo del Trattamento Accessorio del personale. In altre parole, il sindacato non può contrattare le scelte organizzative dell'Amministrazione, però i lavoratori devono pagare quelle scelte con le già poche risorse del loro Fondo accessorio.

Al fine di contenere questa schizofrenia legislativa, è stata avanzata la proposta di individuare in trattativa anche forme diverse di indennità che possano riguardare il complesso del personale. Al termine della seduta è stato firmato l'Accordo per i nuovi criteri per il Sistema di misurazione e valutazione della performance (SMVP) per il 2019, sistema che sarà basato in parte sugli obiettivi di struttura previsti dal Piano Integrato di Ateneo, da definire nelle strutture entro il mese di febbraio e da assegnare al personale entro il 15 marzo p.v. Sarà molto importante che i lavoratori vengano resi partecipi alla individuazione collettiva degli obiettivi di struttura, in modo che siano condivisiragionevoli e soprattutto raggiungibili.

Nella seduta del 8 febbraio sono stati discussi i criteri relativi alla PEO 2019 sulla base dei lavori di un tavolo tecnico del 31 gennaio.  Le parti, verificato che i meccanismi di selezione hanno sostanzialmente funzionato in modo equo, hanno concordato di riproporre per l'Accordo PEO 2019 le stesse modalità, modificando solo alcuni criteri e punteggi che hanno mostrato essere fonte di disparità in base a dati oggettivi.

In merito al test l’Amministrazione si è impegnata a preparare incontri ripetuti di formazione per tutto il personale durante i prossimi mesi, con date e programmi da definire a breve, impegnandosi anche a predisporre un test in itinere in modo che il personale possa prendere confidenza con la procedura. Il test dovrebbe svolgersi nella prima metà di ottobre, con una seconda data riservata solo a chi non ha potuto essere presente alla prima data per giustificati motivi. Al termine della seduta è stata siglata l’ipotesi di Accordo relativo ai criteri per le progressioni economiche orizzontali 2019.

Nella seduta del 14 febbraio è proseguita la discussione sui criteri di ripartizione del Fondo risorse decentrate, soprattutto relativamente alla parte variabile e quindi alle varie forme di indennità esistenti o possibili.

L’Amministrazione ha precisato che per ora il Fondo è stato costituito solo in modo provvisorio e ci vorrà un'altra ventina di giorni per la sua costituzione definitiva e l'invio al Collegio dei Revisori per la certificazione, pertanto la discussione attualmente può riguardare solo i criteri generali di ripartizione ma non le cifre.

Dopo lunga discussione riguardante ancora la costituzione del Fondo stesso, soprattutto per alcune voci, ad esempio quella che viene dal conto terzi che sarebbe suscettibile di aumento, la RSU ha reiterato la richiesta all’Amministrazione di verificare l’utilità di tutte le posizioni attribuite, chiedendo anche una riflessione sulle modalità di conferimento. A tal riguardo l’Amministrazione si è resa disponibile a una discussione più attenta.

In chiusura della seduta le parti si sono ritrovate sostanzialmente concordi nel prevedere un proseguimento “controllato” delle indennità di responsabilità e di funzione, tenendo conto della richiesta della RSU che, a fronte di un Fondo, così come presentato, più basso rispetto agli anni precedenti, è necessario contestualmente al rinnovo delle indennità prevedere delle modalità secondo le quali i lavoratori che non hanno nessuna forma di indennità non si ritrovino quest’anno ad avere meno di quanto è stato di loro spettanza l’anno scorso. Le parti hanno quindi concordato di convocare un tavolo tecnico il pomeriggio del 19 febbraio in cui discutere di questa problematica.

18 Febbraio 2019

 

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