MENU

Trattativa 3 maggio 2011

L'unico argomento all'ordine del giorno erano le modalità per l'attuazione delle progressioni economiche orizzontali (PEO).

Il Direttore Amministrativo premette che i principi di massima, a suo parere, debbano essere quelli di una distribuzione quanto più equa possibile della PEO, considerata l'esiguità delle risorse disponibili: 1063 sono gli aventi diritto nel 2011, a fronte di un fondo disponibile di € 301.000 che consente di inquadrare solo 196 persone (corrispondenti a poco più del 18%).

Ciascuna componente sindacale espone quindi la propria proposta; la RSU è convinta che occorra fare in modo che tutti i lavoratori, a rotazione, possano raggiungere un altro gradone economico, anche se è consapevole che, data l'esiguità delle risorse, i tempi si allungano di molto e che comunque in questo quadro normativo non è semplice la definizione di un impianto atto a raggiungere lo scopo.  L'idea di fondo è quella che ciascun lavoratore si porti dietro il punteggio conseguito ad ogni PEO che non abbia avuto esito positivo.

Queste, in particolare, sono le proposte:

 

-        oltre alle voci già previste dal CCNL dovrebbe essere aggiunto un punteggio per chi è risultato idoneo alla PEO precedente, senza ottenere l'adeguamento economico;

-        la formazione deve prevedere un punteggio che prescinda dalla durata del corso: il punteggio massimo è conseguibile nell'anno con la partecipazione anche ad un solo corso con valutazione finale, da sommare poi ai corsi che saranno fatti negli anni successivi, finché non si è ottenuto il gradone;

-        i titoli di studio da valutare sono solo gli ulteriori rispetto a quelli richiesti per l'accesso alla categoria di appartenenza, e sono utilizzabili solo fino al raggiungimento del gradone; ovviamente saranno presi in considerazione eventuali titoli conseguiti successivamente;

-        i due anni di anzianità richiesti per partecipare alla PEO devono essere considerati solo come requisito di partecipazione, e quindi l'anzianità da valutare sarà solo quella eccedente i due anni;

-        gli incarichi, regolarmente assegnati, saranno "spendibili" solo fino all'ottenimento del gradone, salvo eventuali nuovi incarichi.

L'ipotesi emersa dalla discussione di utilizzare l'IMA per rimpinguare il fondo per la PEO è stata invece ritenuta pericolosa dall'Amministrazione poiché significherebbe annullare l'attuale accordo sul salario accessorio, aprendo le porte all'immediata applicazione del D.Lgs 150 (Brunetta) che ha introdotto la performance individuale e la distribuzione dell'accessorio solo a seguito di valutazione, secondo la nota ripartizione in tre fasce (25-50-25%). Vero è che la L.122/10 contraddice il D.Lgs. 150, ma la situazione sarebbe difficile da dirimere. Va inoltre considerato che la legge prevede che la PEO abbia attualmente solo la decorrenza giuridica, rimandando quella economica al 2014 in un quadro normativo tutto da verificare.

 

In conclusione, la parte pubblica propone tre ipotesi:

- 1: in mancanza di un accordo, si realizza una procedura stabilita unilateralmente dall'amministrazione;

-        2: si raggiunge un accordo per un bando predisposto sulla base dei criteri già adottati negli anni scorsi con le modifiche che si ritengono necessarie;

-        3: l'amministrazione  proporrà un nuovo modello.

Le parti sindacali si esprimono  per questa terza ipotesi.

Una volta stabilite le modalità queste saranno sottoposte alla valutazione assembleare dei lavoratori.

 

 

Question Time

 

  1. trasformazione a tempo pieno del personale stabilizzato a part-time: occorrerà attendere la prossima programmazione di Ateneo;
  2. conversione in legge del decreto che ha inserito il 17 marzo come festa nazionale. La festività  deve essere obbligatoriamente usufruita attingendo ad uno dei quattro giorni di riposo previsti dal CCNL (cosiddette festività soppresse): l'amministrazione provvederà d'ufficio a inserire il giustificativo corretto;
  3. sulle chiusure obbligatorie si chiede di fare definitiva chiarezza, specificando la possibilità di utilizzare anche le ore di flessibilità oltre quelle a recupero, a discrezione del lavoratore;
  4. riorganizzazione dell'Ateneo: il Direttore darà l'informativa nel prossimo incontro di trattativa;
  5. ulteriore sollecito di un incontro tecnico per la questione dell'appalto unico di Ateneo per le portinerie e gli addetti alle pulizie: nei prossimi giorni concorderemo una data col Direttore, che dà completa disponibilità.
  6. La RSU sollecita nuovamente l'Amministrazione ad affrontare le problematiche legate alla costituzione del DIPINT riferendo che i lavoratori sono preoccupati perché non emergono notizie certe e garanzie circa la loro situazione lavorativa.

In risposta alla richiesta del 30 marzo nella quale la RSU: "chiede che sia ribadito esplicitamente che il salario accessorio continui ad essere erogato dall'Università ed in uguale misura", il Direttore ha dato rassicurazioni al tavolo di trattativa ritenendo superflua l'eventuale dichiarazione congiunta.

 

Infine la RSU denuncia il comportamento dell'Amministrazione che, nelle more della riorganizzazione, continua ad assegnare incarichi e ad emettere bandi di mobilità nella totale discrezionalità, disapplicando le linee guida sottoscritte con le OO.SS.

 

LA RSU DI ATENEO

 

Firenze, 5 maggio 2011

trattativa3maggio2011.doc

25 Maggio 2011

 

Cookie

I cookie di questo sito servono al suo corretto funzionamento e non raccolgono alcuna tua informazione personale. Se navighi su di esso accetti la loro presenza.  Maggiori informazioni