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Trattativa 11 dicembre 2012

OdG: Bilancio unico di Ateneo - Bilancio di previsione per il 2013 - Peo

Bilancio unico di Ateneo

Il dott. Migliarini, dirigente dell’Area Servizi Economici e Finanziari, riferisce che l'Ateneo ha deciso di muoversi per gradi, prevedendo dal 1 gennaio 2013 l’adozione del bilancio unico in contabilità finanziaria e, dal 2014, in contabilità economico-patrimoniale. La gradualità è dovuta al fatto che - poiché lo Statuto riconosce ai dipartimenti, ad alcuni centri, al sistema bibliotecario e museale autonomia di gestione - è stato ritenuto preferibile aspettare che tali strutture si organizzassero. I Poli sono ricompresi nelle area dirigenziali all’interno della struttura di Ateneo e non hanno autonomia gestionale. A tutte le strutture con autonomia gestionale è stato attribuito un budget e chiesto un documento previsionale su come utilizzarlo. Per i dipartimenti, la questione sarà definita nel momento della presentazione del loro bilancio previsionale. Il budget assegnato alle strutture è stato ridotto del 5% rispetto agli anni passati a causa dei tagli al FFO. Illustrando le caratteristiche del bilancio unico, il dott. Migliarini spiega che ci sarà un unico conto corrente e tutti gli utenti opereranno sullo stesso bilancio, che quindi sarà più leggibile e pensato in un'ottica di maggior trasparenza rispetto all'attuale sistema, in cui il budget attribuito ai dipartimenti figurava come “uscita” e non era possibile controllare in che modo e in che misura veniva speso.

Bilancio di previsione per il 2013

Il prof. Bagnoli, delegato del Rettore per il bilancio, riferisce sul bilancio di previsione 2013, che corrisponde al quarto anno del mandato del Rettore Tesi, nel quale entrano in vigore una serie di norme che ne modificano profondamente la gestione. Il dato più significativo, tuttavia, riguarda la riduzione del FFO di circa 15 milioni. Il preconsuntivo registra un avanzo di 28 milioni (cessione delle Montalve e circa 15 milioni per il rifinanziamento del FFO a livello nazionale, a cui si aggiunge un risparmio di circa 3 milioni e mezzo dovuti a riduzione del personale).
Il bilancio del 2013 presenta un disavanzo di 21 milioni, coperto dal preconsuntivo. Non sono programmate cessioni immobiliari (che non significa che non saranno fatte se si presenterà un’occasione vantaggiosa), mentre la Regione Toscana ha segnalato alcune difficoltà sul rinnovo del finanziamento: di conseguenza, l’eventuale erogazione non è stata considerata nel bilancio. Le tasse studentesche sono state mantenute entro il 20%.
Relativamente alle uscite, prosegue la riduzione dei costi per gli affitti (da una cifra iniziale di 4 milioni a 1,4 milioni di euro) e sono ridotti i finanziamenti agli enti collegati. Rimangono, invece, inalterate le risorse destinate alla ricerca così come gli accantonamenti per il pagamento delle classi ai docenti, nel caso di sentenza a loro favorevole. Sono di fatto confermate, con un leggero incremento, le risorse per pulizie e sorveglianza locali.
La RSU lamenta il fatto che il bilancio è stato trasmesso solo la sera prima e quindi non è stato possibile approfondirne il contenuto. Chiede quindi alcuni chiarimenti riservandosi di presentare ulteriori richieste a seguito di una lettura più approfondita del bilancio e della relazione del Rettore. In particolare chiede come vengono utilizzate le risorse che derivano dall’attività in conto terzi. Il prof. Bagnoli risponde che queste entrate diverse non sono “destinate” ma vanno nel cumulo totale delle entrate di Ateneo. La RSU segnala la consistenza della voce relativa ai “gettoni di presenza” per i componenti degli organi; l’amministrazione risponde che si è limitata a confermare la somma prevista gli anni scorsi, e che verrà rivista alla luce del nuovo assetto organizzativo.
La RSU, preso atto della cifra riconfermata per gli ex lettori di scambio, chiede se è possibile prevedere la stipula dei contratti entro il 31 dicembre, poiché diversamente scadranno i permessi di soggiorno e le tessere sanitarie per gli interessati. L’amministrazione risponde che la Facoltà di Lettere è già stata allertata e che dopo l’approvazione del bilancio da parte degli organi di Ateneo potranno procedere con i rinnovi dei contratti.

Peo

L’amministrazione informa che le graduatorie per la Peo 2011 non sono ancora pronte a causa dei numerosi errori riscontrati in fase di compilazione delle domande, in particolare a causa della errata collocazione dei titoli rispetto alle singole voci, e che quindi è necessario correggere intervenendo sulle singole schede. Il 20 e il 21 dicembre si riunirà di nuovo la commissione. La RSU sollecita una maggiore frequenza dei lavori (la commissione si è riunita solo due giorni in oltre tre mesi!!!) e chiede che l’amministrazione intervenga con determinazione in questo senso. La RSU insiste sul fatto che è indispensabile che la graduatoria sia pronta al più presto, per capire se riconfermare o meno l'accordo per il 2012, o se occorrerà intervenire per modificare l’attribuzione dei punteggi.

Question time

La RSU chiede come mai, malgrado le dichiarazioni del Direttore Amministrativo, ci sia un incarico ad interim nel decreto di assegnazione degli incarichi di responsabile amministrativo e chiede conferma che non ci sia nessuno in part time. Il Direttore conferma la sua intenzione generale di evitare questa pratica, poiché il responsabile amministrativo è un ruolo impegnativo e che non si può assolvere tenendo “i piedi in due staffe”. Fa notare tuttavia che si tratta di una sola eccezione, e che non intende adottare questa pratica nei dipartimenti ancora da assegnare (13 su 24), che si tratta di una scelta del tutto provvisoria, in previsione di un’ottimizzazione delle risorse. Sottolinea infine che tutti gli incarichi avranno la durata di un anno, al termine del quale si deciderà se prolungare per ulteriori tre anni oppure procedere a una nuova assegnazione. Analoga è la questione del part time: è stato deciso di utilizzare chi aveva frequentato il corso per responsabile amministrativo ma poiché il personale a part time poteva chiedere di non avere l’incarico, nel caso in cui lo accettava senza chiedere la trasformazione a tempo pieno, gli è stato conferito.
La RSU segnala quindi che ai bandi di mobilità hanno risposto molte persone esterne, quindi l’eventualità di far scorrere le graduatorie vigenti è messa a rischio. Chiede se l’amministrazione poteva intervenire diversamente, e cioè solo interpellando la Funzione Pubblica, preso atto anche di sentenze del Consiglio di Stato che dispongono la non obbligatorietà di emanare bandi di mobilità in presenza di graduatorie vigenti. Il Direttore conferma che le domande dall'esterno sono numerose, oltre le aspettative, aggiungendo però che non è automatico che sia assegnato il ruolo; è più perplesso circa l’applicabilità della sentenza citata.

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A seguire, si è svolto il tavolo tecnico chiesto dalla RSU per discutere sulla situazione dei lavoratori precari e il rinnovo di tutti i contratti a decorrere dal 1 gennaio 2013.
La delegazione di parte pubblica informa preliminarmente che all’ordine del giorno del Consiglio di Amministrazione di venerdì 14 è stata inserita la pratica “Programmazione anno 2013 contratti di lavoro a tempo determinato. Linee guida in caso di attivazione di contratti a tempo determinato”. Comunica, quindi, che la recente riorganizzazione dipartimentale, con relativa riassegnazione del personale, tende ad escludere che ci sia ancora bisogno di lavoratori amministrativi a tempo determinato nei nuovi dipartimenti; in una fase transitoria comunque il dipartimento può, autonomamente, finanziare il ricorso al tempo determinato, mentre per il personale tecnico andrà fatta una mappatura delle esigenze.
L’amministrazione informa quindi che dei 18 lavoratori a tempo determinato sui fondi di Ateneo (altri 12 gravano su fondi esterni e possono essere rinnovati sulla base della disponibilità delle risorse delle strutture) 10 prestano servizio presso le facoltà, 1 in dipartimento e 7 presso le aree dirigenziali e che nessuno di loro ha raggiunto i 36 mesi di servizio, pertanto saranno confermati a prescindere dalla legge di stabilità. Precisa che si tratta di 10 proroghe e 8 rinnovi che intende effettuare nel 2013 con le modalità previste dalla norma (90 giorni di interruzione per i rinnovi) e contratti di sei mesi, considerato anche il budget di Ateneo.
La RSU replica che la pausa per i rinnovi è troppo lunga prima di tutto per i lavoratori - che resterebbero senza stipendio per tre mesi - ma anche per le strutture, che dovrebbero fare a meno della loro prestazione lavorativa, creando seri problemi per il regolare funzionamento delle strutture presso le quali operano. Fa anche riferimento alle circolari di Funzione Pubblica e del Ministero del Lavoro circa la possibilità di derogare ai 90 giorni di intervallo, previa la stipula di accordi aziendali. Chiede anche che i contratti abbiano tutti la durata di un anno. Infine, pur condividendo l'esigenza di limitare il ricorso a contratti a tempo determinato, la RSU auspica una programmazione più accurata del personale e sollecita la formazione di graduatorie che tengano conto prioritariamente del servizio prestato dai tempi determinati e da altre tipologie di lavoro precario, affinché non vadano sprecate le competenze acquisite da questi lavoratori in tanti mesi di lavoro presso il nostro Ateneo.
Il Direttore si dichiara disponibile a valutare le richieste della RSU, fatti salvi i limiti normativi.
La RSU ha chiesto di porre la questione all’odg. della prossima riunione di trattativa, già fissata per venerdì 21 dicembre, in cui sarà discusso anche del fondo per il salario accessorio.

Firenze, 17 dicembre 2012

13 Dicembre 2012

 

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