MENU

Trattativa 13 febbraio 2013

Odg: Fabbisogno di personale - Piano di formazione - Benefit

Fabbisogno di personale

Il Direttore Generale presenta un report che riassume il fabbisogno di personale tecnico amministrativo in termini di punti organico.
Le valutazioni oscillano tra un organico minimo e uno massimo; l’indicatore intermedio è considerato l’organico tendenziale, ossia il valore a cui deve tendere la dotazione di personale in Ateneo. Il valore centrale ha anche un altro significato importante poiché rappresenta il riferimento per il bando di mobilità che l’Ateneo emetterà a breve.

Questi valori trovano fondamento nella rilevazione dei processi effettuata nelle singole unità amministrative, dove è stato chiesto di dichiarare in quali percentuali il lavoro si distribuisce nei vari processi. Considerando il tempo lavoro per ogni dipendente in 1584 ore annue, è stato calcolato il peso di ciascun processo suddividendo queste ore in base alle percentuali segnalate. Sono stati individuati quindi una serie di indici  “indicatori di carico di lavoro” che rappresentano l'elemento oggettivo che determinerà il fabbisogno di personale tecnico amministrativo. Il sistema è “parametrico” nel senso che al variare dei carichi di lavoro varieranno anche le  esigenze di personale.  E’ stato quindi considerato, ad es., che alcuni nuovi dipartimenti assumeranno il ruolo di gestione amministrativa delle scuole e di alcuni centri. Per il DIPINT è stato calcolato tenendo conto della quota parte di spettanza alla AOUC. Dal dato numerico della tabella, seppur non completa, risulta che in Ateneo, al momento, mancano più di 50 lavoratori (nel dato tendenziale, non in quello massimo) e il numero si riferisce a personale inquadrato a tempo pieno!

La RSU condivide che l'individuazione del fabbisogno di personale sia necessaria per una corretta distribuzione dei carichi di lavoro e di assegnazione del personale alle singole strutture, visto anche il modo arbitrario e casuale col quale l’Ateneo sta procedendo per la mobilità interna, che testimonia come l'amministrazione abbia un'immagine assai poco chiara della situazione del personale. Rileva, tuttavia, che un conto sono i dati numerici e un altro sono le singole realtà, che ci sono numerose variabili che devono essere considerate, e cioè le attività svolte dal personale appaltato, dai titolari di co.co.co, del lavoro in somministrazione, dagli studenti part-time ecc. oltre, naturalmente, alle assenze e ai congedi non prevedibili, alle ferie, ai carichi di lavoro in particolari periodi dell’anno. Per questo auspica che l’amministrazione, nella valutazione del fabbisogno, tenda al valore massimo espresso dalla tabella.

La RSU riferisce quindi del grande disagio dei colleghi che lavorano nelle presidenze, che non hanno chiare le prospettive future di lavoro e soprattutto quali saranno le mansioni nelle scuole per coloro attualmente addetti alla didattica, affidata ora ai dipartimenti, e denuncia che, a differenza di quanto fatto per il personale dei dipartimenti, ai lavoratori delle presidenze non è stato mandato un questionario per manifestare le loro preferenze, malgrado le assicurazioni date in questo senso.
Il Direttore informa di avere incontrato i lavoratori e di aver consigliato loro di mandare una mail con le loro opzioni.

Piano di formazione

La Dirigente dell’area risorse umane presenta il piano di formazione, composto dal rendiconto del 2012 e il piano formazione del 2013.
La RSU rileva che circa 500 lavoratori (il 30% circa del personale) continuano a non accedere all’attività formativa, ed è  quindi importante cercare di capirne le ragioni, in primo luogo sapere se sono le stesse dell'anno precedente, e quali siano le motivazioni della non partecipazione: se dipende dalla volontà delle persone, da una carenza di informazione oppure da una inadeguata offerta formativa. Potrebbe essere utile promuovere gruppi di lavoro che si occupano della formazione, investendo il singolo lavoratore così come ad es. avviene nelle biblioteche.
Altra criticità segnalata è il sistema di iscrizione, che spesso rappresenta uno scoglio per gli intoppi burocratici, ed in alcuni casi per l’indisponibilità dei responsabili delle strutture.
La RSU chiede infine che sia data maggiore pubblicità ai corsi attivati, ad esempio attraverso una newsletter mensile dei corsi in programma.

Benefit

La Delegata del Rettore per le relazioni sindacali presenta la relazione del gruppo di lavoro istituito per formulare proposte a vantaggio dei lavoratori, ricordando che in bilancio la quota destinata è di € 200.000.
In estrema sintesi, è stata presa in considerazione la possibilità di stipulare accordi con asili nido o per assistenza agli anziani, la costituzione di un fondo di sussidio che andrebbe a coprire spese impreviste da rimborsare per intero o parzialmente sulla base della dichiarazione ISEE.
E’ prospettata anche la possibilità di effettuare la rateizzazione del pagamento delle tasse universitarie per i dipendenti iscritti e per i loro figli, articolata su alcune variabili (se è in corso o entro un certo numero di anni fuori corso, dichiarazione ISEE ecc).
Infine, è proposta la previsione di stipulare convenzioni con società che erogano servizi, che possono spaziare in vari campi, dagli studi medici ai supermercati, ritenendo tuttavia di evitare sovrapposizioni laddove già interviene il circolo dipendenti.

Sulla convenzione con ATAF, la delegazione informa che è stato necessario ricontrattare perché l’azienda ha ricalcolato le tariffe; l’amministrazione mette a disposizione € 100.000, l'abbonamento salirà a 90 euro;  la quota rimarrà invariata (€ 60) per chi presenta una dichiarazione ISEE inferiore a 18.000 euro.

La RSU esprime apprezzamento per la disponibilità e l’impegno manifestati dalla delegazione di parte pubblica con questa proposta, pur rilevandone diverse criticità.
Ma soprattutto rileva che la richiesta presentata più volte al tavolo di trattativa, e finora mai discussa, e cioè la costituzione di un fondo di integrazione dello stipendio, è molto diversa dalla proposta presentata.
Quindi, pur non essendo contraria ad un approfondimento sulle agevolazioni proposte, la RSU sottolinea che l’ambito nel quale vuole trovare prima di tutto un accordo è di natura salariale.
Ricorda che il nostro contratto è fermo al 2009 e con nessuna prospettiva di poterne almeno discutere fino al 2014, ricorda la prima riduzione del 10% operata sul fondo del trattamento accessorio e la successiva norma che impedisce di superare quanto percepito nel 2010 e infine la sistematica riduzione del fondo a seguito delle cessazioni del personale.
Tutto questo ha causato finora la perdita del 30% del potere di acquisto e le prospettive sono pessime, anche considerando il panorama politico che pare prefigurarsi a seguito delle prossime elezioni.

La RSU ribadisce quindi la necessità di destinare ulteriori risorse al fondo, ritenendo assolutamente insufficienti quelle allocate in bilancio (€ 200.000), formulando alcune proposte su come reperirle.
Nel merito delle modalità, ricorda che da oltre un anno e mezzo chiede all’amministrazione di aprire un tavolo di trattativa per studiare la fattibilità delle proposte, per poi presentarle ai lavoratori che decideranno per quelle che ritengono più adeguate tra l’erogazione di una somma una tantum, l’aumento del numero dei ticket o qualsiasi altra idea che emergerà dalla discussione.

La delegazione di parte pubblica ribadisce che non è possibile allocare ulteriori risorse sul fondo e chiede alla RSU e alle OO.SS. di inviare proposte scritte su come usufruire della somma allocata, concludendo che nel frattempo continuerà a studiare la questione.

QUESTION  TIME

La RSU riferisce del personale precario che ha subito una sospensione del pagamento dello stipendio da dicembre, addebitata al cambiamento di modalità di bilancio. Il Direttore ha deplorato il fatto dichiarando che considera l’erogazione degli stipendi come una priorità assoluta e garantendo il suo intervento per risolvere al più presto il problema.

Sulle assunzioni del personale da effettuare entro lo scorso dicembre, l’amministrazione informa che la questione è in via di risoluzione.

Sulla PEO l’amministrazione comunica che la commissione si riunisce il 20 febbraio e che quindi non ci sono ulteriori aggiornamenti. Ricorda che la chiusura dei lavori è prevista a maggio. La RSU chiede che vengano intensificati gli incontri per concludere i lavori al più presto e poter verificare la corretta applicazione dei criteri.

Sulla trattenuta del 2,5% ai lavoratori in TFR l’amministrazione darà risposta scritta.

Il prossimo incontro è previsto per lunedì 4 marzo
LA RSU DI ATENEO

22 Febbraio 2013

 

Cookie

I cookie di questo sito servono al suo corretto funzionamento e non raccolgono alcuna tua informazione personale. Se navighi su di esso accetti la loro presenza.  Maggiori informazioni